AIL Pesaro porta l’ospedale a casa dei pazienti

AIL Pesaro porta l’ospedale a casa dei pazienti

AIL Pesaro porta l’ospedale a casa dei pazienti

Una delle vie per uscire dall’impasse dei tagli in sanità senza compromissione del diritto alla salute, è il potenziamento dell’’assistenza domiciliare e il superamento di un’impostazione che vede l’ospedale come unico luogo di cura del paziente. A questo proposito un esempio virtuoso è il servizio attivato dalla sezione di Pesaro dell’Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi e Mielomi (AIL), che oggi porta a casa di circa 94 (a fine Ottobre 2014 i pz in assistenza erano 42) malati onco-ematologici, distribuiti su tutto il territorio della provincia, prestazioni ad alto contenuto medico-infermieristico. E i dati del 2014 testimoniano un’attività importante e in costante crescita: oltre 1.440 prelievi (erano 180 quando si è partiti 13 anni fa), 550 emotrasfusioni, più di 750 visite mediche e 840 accessi infermieristici. Nei primi nove mesi del 2015 abbiamo superato il numero delle prestazione effettuate l’anno precedente (575 emotrasfusioni, 910 prestazioni infermieristiche.) Questo è diventato possibile grazie all’ampliamento della pianta organica sia dei medici che infermieri. Quattro Medici e cinque Infermieri.

“Molti pazienti possono essere seguiti presso la loro abitazione, in totale sicurezza e traendo diversi benefici” evidenzia Salvatore Maviglia, Direttore del servizio di Assistenza Domiciliare dell’AIL di Pesaro. “Per il malato viene meno il disagio di doversi recare spesso in ospedale, con le relative difficoltà dei familiari che lo devono accompagnare. “L’’AIL, con il servizio di assistenza domiciliare, porta l’’ospedale a casa dei malati – prosegue Maviglia – al fine di migliorarne la qualità di vita, alleviando il carico assistenziale dei familiari. Riusciamo a seguire pazienti con diverse malattie onco-ematologiche acute e croniche (Linfoma di Hodgkin, non Hodgkin, Mieloma multiplo, Leucemia Linfoblastica acuta, Leucemia linfatica cronica, Mielofibrosi ecc). Oggi si possono eseguire a domicilio prestazioni di elevato contenuto medico-infermieristico, come trasfusioni di globuli rossi, piastrine, antibiotico-terapie per via endovenosa, terapia del dolore, gestione dei cateteri venosi centrali a medio-lungo termine (PICC), fluidoterapie, medicazioni, ecc”.

AIL opera di concerto con il centro di Ematologia dell’Ospedale Muraglia di Pesaro, diretto dal dottor Giuseppe Visani, che valuta quali sono i pazienti candidabili all’assistenza domiciliare. Il passaggio avviene nel segno della piena continuità del percorso di cura. “Oggi grazie all’aiuto di tutti (medici ospedalieri, medici di famiglia, infermieri) siamo riusciti a creare una rete assistenziale ospedale-territorio che garantisce al malato, presso la sua abitazione, un iter terapeutico sicuro. L’assistenza domiciliare richiede personale altamente qualificato perché assistere un malato, anche grave, in ospedale non è come farlo presso la sua abitazione. Mentre nel primo caso si ha sempre qualche collega vicino, nel secondo siamo soli a valutare un’eventuale emergenza, che mette di fronte a decisioni repentine. Anche il carico emotivo è diverso: quando si assiste un paziente nella sua casa è inevitabile entrare a far parte della sua vita. Col tempo si diventa un punto di riferimento e un sostegno per il malato e per i suoi familiari.

Da questa esperienza traiamo molti insegnamenti che, giorno dopo giorno, ci arricchiscono professionalmente e umanamente; soprattutto quando ci troviamo di fronte alla dignità e al coraggio di chi è colpito da una delle malattie più dure, persino da quella in cui, purtroppo, non ci sono margini per un lieto fine. L’assistenza domiciliare è ancora troppo poco diffusa in Italia. Pur avendo fatto dei progressi, c’è molta strada da fare. Ma per farla servono investimenti e tanta lungimiranza”. E’ doveroso ricordare che tale attività di assistenza domiciliare gratuita per i pazienti è sostenuta dall’AIL attraverso i generosi contributi di tutti i pesaresi e collaboratori sparsi nella provincia. A tutti loro un caloroso grazie. “Un sentito ringraziamento – conclude Maviglia – va ai miei colleghi e agli infermieri che, dopo aver svolto la propria attività in reparto, si recano a case dei malati con il medesimo impegno e spirito di sacrificio, per portare un sorriso e una parola di conforto, oltre alla loro alta professionalità. Allo stesso modo ringrazio il Presidente dell’AIL Franca Giorgioni, il Segretario Provinciale AIL Ezio Trebbi, il Dott. Giuseppe Visani, Direttore U.O.C Ematologia, impegnati ogni giorno sul campo, e l’Azienda Ospedaliera ‘Ospedali Riuniti Marche Nord’, sempre sensibile alle problematiche dei malati onco-ematologici”.

Dr. Salvatore Maviglia

Dr. Salvatore Maviglia
Il Dr. Salvatore Maviglia, Direttore dell’Assistenza Domiciliare di AIL Pesaro.

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