Medici di Ematologia: Dr.ssa Giuseppina Nicolini

Medici di Ematologia: Dr.ssa Giuseppina Nicolini

Medici di Ematologia: Dr.ssa Giuseppina Nicolini

Sono nata a Colbordolo ma la mia infanzia e la mia adolescenza le ho vissute a S. Angelo in Lizzola, un piccolo, incantevole paese dell’entroterra pesarese dove serbo dei bellissimi ricordi. Devo tanto ringraziare i miei genitori per avermi inculcato sin da piccola il senso del dovere, dell’amore (con la A maiuscola) per il lavoro, dell’onestà, della responsabilità e la consapevolezza che, nella vita, l’impegno prima o poi darà il suo frutto. Dopo la scuola elementare (con il grande maestro Cecchini) e media di S. Angelo, ho frequentato il Liceo Scientifico G. Marconi di Pesaro e, successivamente, la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna.
Mi preme ricordare che fu proprio durante i primi anni universitari che mi sono avvicinata all’Ematologia quando, una sera, partecipai ad una conferenza sull’Eutanasia tenuta dal Prof. Tura (allora Direttore della Ematologia di Bologna) e restai affascinata da come, lo stesso professore, parlava dal punto di vista umano, dei pazienti leucemici. Posso veramente affermare che la mia strada di medico sia stata tracciata dopo quell’incontro.
Successivamente ho frequentato in qualità di studente interno la Divisione di Ematologia L. e A. Seragnoli (Direttore Prof. Sante Tura) e il feeling con il paziente ematologico aumentava progressivamente. Nel 1983 mi sono laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Bologna, discutendo la tesi “Studio delle infezioni batteriche nelle leucemie acute” (relatore Prof. Sante Tura). Ho conseguito nel 1986 la Specializzazione in ematologia Generale Clinica e Laboratorio presso l’Università di Bologna e, nel 1989, la Specializzazione in oncologia clinica presso l’Università di Ancona. Dal 1984 ho frequentato, in qualità di Medico Volontario, la Divisione di Ematologia di Pesaro diretta dal prof. Guido Lucarelli. Eravamo un gruppo di almeno 10 giovani medici Volontari e lavoravamo a tempo pieno affiancando in tutto e per tutto i medici della equipe del Prof. Lucarelli. Sono stati anni di grande impegno e di grande crescita professionale.

A Pesaro ho conosciuto l’AIL e ho potuto sin da allora apprezzarne l’attività. Con l’associazione si lavorava fianco a fianco e gli operatori erano sempre disponibili in caso di necessità per il nostri piccoli e grandi pazienti, italiani e stranieri. Penso che la realtà dell’AIL di Pesaro sia sempre stata all’avanguardia e abbia rappresentato un modello poi replicato in altre città italiane. Abbiamo assistito alla costruzione del primo villaggio AIL! Durante gli intensi anni di volontariato (1984-1987) a Pesaro, ho acquisito le basi della mia formazione professionale.

Mi sono occupata di Ematologia Generale, ovvero la diagnosi e cura delle malattie ematologiche benigne e maligne, dalle anemie e piastrinopenie alle leucemie acute e croniche, ai linfomi e mieloma. Mi sono occupata altresì di trapianto di midollo osseo autologo che ha visto nell’Ematologia pesarese un Centro pioniere. Mi preme sottolineare che ho sempre cercato di mettere al Centro della professione di medico non la malattia ma la “persona malata” e come tale bisognosa di profondo supporto umano. Dopo 2 anni di proficua esperienza extra-ematologica (Divisione Medicina Ospedale Cattolica, Laboratorio Analisi Ospedale Rimini, Pronto Soccorso Ospedale Riccione) nel 1991 sono rientrata in Ematologia a Pesaro dove tuttora lavoro e, spero di poterlo fare per tanti altri anni. Il nostro Gruppo, dal 2001 diretto dal Dott. Giuseppe Visani, che conosco dai “tempi” dell’università, sta operando nei vari settori dell’Ematologia. La nostra, continua a essere considerata tra le migliori Ematologie italiane, una delle eccellenze della sanità marchigiana. Il supporto dell’AIL è andato crescendo negli anni…..il nuovo Villaggio, la Scuola in Ospedale, l’Assistenza domiciliare, i finanziamenti per la ricerca scientifica. I nostri pazienti continuamente ci ringraziano e penso che non esista migliore gratificazione, per chi esercita la professione di medico, che sentirsi dire GRAZIE! Grazie …anche quando la malattia ha avuto il sopravvento sulle terapie.

A mio avviso il coinvolgimento umano è per l’ematologo la “conditio sine qua non”. Non è possibile lavorare in Ematologia senza lasciarsi coinvolgere dalla storia di ogni paziente, perché la storia di ogni malattia, spesso una lunga malattia, è una storia di vita. L’impegno psicologico che ne deriva è veramente importante e, devo riconoscere, che in questo sono sempre stata supportata dai miei familiari, coinvolti nel mio lavoro fino al punto di conoscere spesso le storie dei nostri pazienti.

La professione non ha mai ostacolato la mia vita familiare. Sono moglie e mamma e ho sempre cercato di conciliare entrambi gli impegni. La fotografia è uno dei miei hobby. Amo viaggiare anche se gli impegni spesso non lo consentono. Da alcuni anni ho scoperto il nuoto, o meglio, la scuola nuoto adulti. Mi rilasso tanto quando osservo le mie tartarughe terrestri.

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